Agli Oscar 2009 a contendersi la statuetta per il miglior film animato nell’edizione condotta da Hugh Jackman, figura la terna composta da;
Andrew Stanton, WALL•E (Id)
Chirs Williams e Byron Howard, Bolt – un eroe a quattro zampe (Bolt)
Mark Osborne e John Stevenson, Kung Fu Panda (Id)
Candidato ad altre cinque statuette, purtuttavia non vincendone alcuna in più, il film di Stanton, si aggiudica il premio meritatamente; se Kung Fu Panda poteva essere leggermente papabile, ancora meno avrebbe potuto il disneyano Bolt.
Vince WALL•E!
La storia di WALL•E è piuttosto facile da spiegare; in un lontano futuro, la Terra è coperta da tonnellate di rifiuti che hanno reso il nostro pianeta completamente desertico e inabitabile, costringendo l’intera umanità ad abbandonarlo, per rifugiarsi su un’enorme astronave in attesa che il Pianeta riprenda a vivere. Il compito cui da anni si dedica indefessamente WALL•E, è quello di compattare i rifiuti in piccole e ordinate balle. Come passatempo, il robottino colleziona svariati oggetti appartenuti agli esseri umani (non si può non citare il momento in cui il nostro, trova un reggiseno e non riesce a capirne l’utilizzo). Durante il suo costante lavoro, trova una piantina, il segno che la Terra sta ricominciando a vivere e reperta anche quella non curandosi della cosa.
Un giorno sulla Terra, dallo spazio, arriva EVE, una robottina molto più tecnologicamente avanzata rispetto al protagonista e di cui WALL•E s’innamora. La robot è stata mandata sul pianeta per cercare la ricomparsa della vita. Avutane conferma, dopo aver trovato la piantina del robot, la raccoglie e va in stand by fino all’arrivo di un modulo che la riporta all’astronave madre. WALL•E vi si aggancia e raggiunge il luogo, dove vive un’umanità ormai obesa a causa dell’eccessiva meccanizzazione dell’astronave. Compito di WALL•E ed EVE sarà di convincere il comandante della nave a far ritorno verso casa. Ciò accadrà con il suo contributo solo dopo aver sconfitto il pilota automatico AUTO.
Il film, trova il meritato successo, grazie all’indubbia simpatia che suscita il protagonista, alla realizzazione di una Terra desolata coperta di rifiuti, cui l’ordine che porta WALL•E da un’idea delle dimensioni del disastro ecologico. Un plauso particolare va personalmente – oltre che alla bellezza della colonna sonora, alla totale mancanza di dialoghi per più di un buon terzo del film che rendono bene l’idea della desolazione in cui versa il nostro pianeta – al messaggio di difesa dell’ambiente che serpeggia per tutto il film, che esplode sul finale, con la battuta del comandante: «Laggiù c’è casa nostra. Casa, Auto, ed è in difficoltà. Non posso stare qui a non far niente come ho sempre fatto; come chiunque in questa maledetta nave ha sempre fatto. NIENTE!». Un forte messaggio anche per noi.
Kung Fu Panda
Kung Fu Panda, il primo di altri due brillanti episodi con protagonista Po, “Il grasso e lardoso panda”, nulla ha potuto con il film Pixar ma non per questo sfigura.
Messaggi importanti, s’intervallano a momenti spassosi (già il sogno di Po a inizio film è un ottimo antipasto), senza dimenticare il momento dell’evasione di Tai Lung, l’antagonista del film, dalla prigione dove era da tempo rinchiuso e ben sorvegliato; una scena davvero ben girata.
Bolt – un eroe a quattro zampe
Bolt – un eroe a quattro zampe ha per protagonista, come si evince facilmente dal titolo, un cane. Bolt è il protagonista di una serie TV che lo vede impegnato a salvare dal malvagio Calico, la sua padroncina Penny. Un giorno, credendo che la padroncina sia stata veramente rapita dal malvagio, parte al salvataggio, finendo per salvarla davvero ma da tragici eventi reali.
Il film non è, personalmente, fra i più bei classici degli ultimi anni ma si lascia guardare.
Il conto
Per quanto riguarda il miglior film animato agli Osca 2009 abbiamo concluso. Sul lato “Live action”, ricordiamo il successo di The Millionaire (Slumdog Millionaire) che si aggiudica otto statuette su dieci nomination, fra cui quella per il miglior film e quella alla miglior regia assegnato a Danny Boyle.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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