Manca davvero poco a Natale, le Feste si avvicinano e con queste, il tempo di pattinate sul ghiaccio, cioccolata calda con l’immancabile panna, pandoro, panettone, le varie prelibatezze delle nostre cucine regionali, vin brulé, grog… un divano e un bel film da guardare. Non cincischiamo oltre ed eccovi di seguito poche parole per un buon Natale.
Menù natalizio
Di seguito una breve lista di film che sanno di Festività, più una piccola sezione non direttamente inerente al periodo natalizio, ma che saprà riempire nella maniera migliore i primi momenti di digestione lunga, che i lauti banchetti delle feste invitano a fare, prima di uscire di casa per infilarsi in qualche via cittadina e sgranchirsi le gambe.
- Burny Mattinson, Il canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol), 1983. Non vi anticipo nulla; ne saprete di più domani, 22/12.
- Robert Zemeckis, A Christmas Carol (Id.), 2009. Un classico della letteratura reso al meglio in CGI con Jim Carrey sugli scudi; la sequenza del Fantasma del Natale Futuro è il gioiello dell’intero film.
- Peter Ramsey, Le Cinque Leggende (Rise of the Guardians), 2012. Babbo Natale e il Coniglietto di Pasqua come non li avete mai immaginati, in un film davvero ben fatto: da vedere.
- Robert Zemeckis, Polar Express (The Polar Express), 2004. Rimando qui.
- Juan José Elordi, Il segreto del bosco (Olentzero y el tronco magico), 2005. Fate un salto al 15/12/2018.
- Henry Selick, Nightmare before Christmas (The Nightmare before Christmas),1993. Jack & Co, si trovano qui.
- Enzo Dalò, La Freccia Azzurra, 1996. Quando anche la Befana rischia di diventare vittima dei tempi che corrono. Un bel film d’animazione “alla vecchia maniera” da rivalutare.
- Enzo Dalò, Opopomoz, 2003. Quando il Presepe può essere usato per fermare il Natale. Sempre sulla cifra stilistica de La Freccia Azzurra. Meno brillante di quest’ultimo, ma non per questo da dimenticare.
- Gary Trousdale, Shrekkati per le feste (Shrek the Halls), 2007. Il primo Natale di Shrek. Uno speciale natalizio per la TV godibile anche se, forse, se ne poteva fare a meno. Si salva anche grazie ai doppiatori (originali e non) che sono rimasti gli stessi dei film precedenti.
- Sarah Smith, Il figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas), 2011. Babbo Natale ha due figli; Steve, il maggiore e Arthur, il minore. Quando i primi due si dimenticano di consegnare il regalo tanto desiderato dalla piccola Gwen, sarà il giovane Arthur a salvare la situazione. Un film che ci ricorda l’importanza di non dare niente per scontato: soprattutto a Natale.
- Yarrow Chenney e Scott Mosey, Il Grinch (The Grinch), 2018. Dopo diciotto anni torna, sul grande schermo, il Grinch con la sua voglia di rovinare il Natale ai cittadini della città di Chissà. A salvare la situazione sarà la piccola Cindy Chi Lou. Un ottimo Benedict Cumberbatch ci restituisce vocalmente il Grinch con tutto il suo odio per questa festa ma non si è ancora ben capito la necessità di rimettere mano, a distanza di così pochi anni, ad una storia che poteva benissimo essere ricordata pensando subito alla funambolica prestazione di Jim Carrey nei panni del verde protagonista.
Fuori menù
Una piccola selezione di film non a tema natalizio, scelta dal sottoscritto ma che non può mancare nell’allietare le vostre feste; magari ne troverete qualcuno sotto l’albero.
- Hayao Miyazaki, La città incantata (Sen to Chihiro no kamikakushi), 2001. Uno dei più bei film (d’animazione) degli ultimi trent’anni. Ogni parola in più è superflua.
- Brad Bird, Il Gigante di Ferro (The Iron Man), 1999. Prima dei capolavori alla Pixar, Brad Bird dirige una storia sull’amicizia fra un gigantesco robot e un ragazzino. Da ricordare il tuffo “a bomba” del Gigante e il finale del film.
- Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl (Hauru no ogoku shiro), 2004. Lo steampunk secondo Miyazaki.
- Henry Selick, Coraline e la porta magica (Coraline), 2009. “Natale con i tuoi…” sì; ma quali? Un film che è ovviamente lontano dal Natale ma che, se avrete tempo da dedicare alla settima arte (animata in questo caso), sarà sicuramente tempo ben speso.
- AA.VV. Fantasia (id), 1940. Farsi una piccola cultura musicale (allo spettatore il compito di cercare le opere complete) ammirando la bravura dei primi artisti della Walt Disney. “Una notte sul Monte Calvo” è un piccolo incubo fatto ad arte e messo su schermo.
- AA.VV. Fantasia 2000 (id.), 1999. Per continuare con le scoperte musicali. Otto episodi per otto musicisti che han fatto la storia della musica.
- Lo scibile della Walt Disney Pictures e di Pixar Animation Studios. Piluccate nella loro vasta produzione e prendete tutto quello che lo schermo televisivo non manda in onda.
Non mi resta che augurarvi una buona scelta e una buona visione.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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