Fotogramma di: Shrek. ©2001/Andrew Adamson/Vicky Jenson/Dreamworks Animation/PDI/Dramworks/
Anniversari, Film d'animazione, Oscar miglior film animato, Recensioni

Shrek. Vent’anni di un film iconico.

Shrek (lo gradite il trailer?) diretto da Vicky Jenson e Andrew Adamson usciva nelle sale cinematografiche U.S.A il 18 Maggio 2001. Il film fu subito un successo. Fece incetta di premi nei più famosi Festival cinematografici internazionali, vinse l’Oscar nella neonata categoria Miglior film d’animazione nel 2002,

Shrek e Fiona. Fotogramma da: Shrek © 2001 Andrew Adamson/Vicky Jenson/DreamWorks Animation/
Shrek e Fiona. Fotogramma da: Shrek © 2001 Andrew Adamson/Vicky Jenson/DreamWorks Animation/

Shrek è sicuramente un film d’animazione sui generis; certamente si sono visti altri film ambientati nel mondo delle favole ma non se ne era ancora visto uno con una congerie di simili personaggi. Tutti i protagonisti delle fiabe più amate e famose, sono qui rappresentati con le loro caratteristiche più conosciute e portate all’eccesso con una vena comica che sarà un po’ lo stile di tutto il franchise.

Shrek. Ovvero: come ti ribalto una favola

A farla da padrone è però Shrek; l’orco verde ci è presentato fin da subito in ogni suo dettaglio fisico e caratteriale e per tutto il resto del racconto il nostro protagonista si prodiga per distruggere il mito del principe azzurro fin dal risveglio di Fiona (perché in DreamWorks già sapevano come frenare opinioni un po’ campate in aria e strumentalizzazioni politico-giornalistiche).

A dare una mano a decostruire le nostre abitudini in fatto di favole ci pensano Ciuchino, il logorroico asino parlante – vera e propria spalla comica di questo film è di tutti i sequel – e la stessa principessa Fiona che oltre a passioni non proprio principesche quali: “…la piñacolada e ballare la lambada“, ha un’ottima conoscenza delle arti marziali e in fatto di cibo ha dei gusti davvero particolari… anche se molto si spiega verso la fine del film quando scopriamo che la principessa, al calar del sole, si trasforma in un orchessa.
Come non ricordare fra il nugolo dei personaggi, il cattivo della storia? Lord Farquaad incarna tutto il meglio dei cattivi classici con quel pizzico di comicità e nonsense che alberga in ogni singolo personaggio di questa film.

L’immediatezza che conquista

Ciuchino. Fotogramma da: "Shrek"
Ciuchino. Fotogramma da: Shrek

Oltre tutta la vasta truppa dei personaggi, ciò che dona punti in più all’opera di Adamson e Jenson, è la comicità che serpeggia in tutto il film; tra parodistiche citazioni di famosissimi film e gag esilaranti. Shrek coinvolge e fa ridere fin dai primi minuti, la colonna sonora contribuisce a tenere alta l’attenzione e descrive al meglio i vari momenti del film dai più allegri ai più tristi.
I’m a beliver cantata da Ciuchino alla fine del film La regia è semplice, lineare (anche se il montaggio fa il suo buon lavoro); alla fine Shrek è una fiaba e tutto deve essere diretto, rapido e senza troppi “esercizi di stile”. Questa semplicità giova alla storia e fa di Shrek un film ancora bello da vedere nonostante siano passati 20 anni dal suo debutto cinematografico.

Now I’m a Believer. Clip dal film: Shrek © 2001 Andrew Adamson/Vicky Jenson/DreamWorks Animation/

Ciao e al prossimo caffè,

Il Barista Animato

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