Questa terza stagione de: L’attacco dei giganti (a voi il trailer) è un susseguirsi di eventi e pur essendo leggermente più breve della prima (22 episodi rispetto ai 25 della prima stagione), è molto più densa di contenuti ed emozioni.

Al termine della seconda stagione di AOT si è scoperto che tutti i giganti apparsi all’interno delle mura sono umani trasformati e che Eren può controllare i giganti non senzienti, oltre che riuscire ad indurire il proprio corpo di gigante; forte di questa scoperta la terza stagione si apre con quel che resta del 104° Corpo di Addestramento reclute dell’Armata Ricognitiva riunito in un casolare dove Eren sta affinando le sue abilità di indurimento.
Da Trost nel frattempo, giungono notizie preoccupanti; il pastore Nick è stato torturato e assassinato mentre era in prigione e l’Armata Ricognitiva è colpita da un blocco delle attività da parte del Corpo di Gendarmeria che fa arrestare Erwin e chiede l’immediata consegna di Eren e Historia. Il tentativo di diversione, Jean e Armin travestiti da Eren e Historia, viene presto scoperto e la squadra di Levi massacrata da suo zio Kenny Lo squartatore Ackerman, assoldato dal reparto centrale del Corpo di Gendarmeria.
Nuovi ingressi e risposte sconcertanti.

L’entrata in scena di Kenny – personaggio davvero singolare, interessante, essenziale per la prima parte della stagione – è solo il primo di numerosi colpi di scena disseminati lungo tutta la stagione; l’ultimo e il decisivo è la grande scoperta che i nostri protagonisti fanno quando finalmente tornano a Shiganshina e aprono la cantina di Grisha Yaeger. L’umanità non è soltanto quella confinata su Paradis: oltre il mare vi sono altri continenti in cui l”umanità prospera e gode di tecnologie avanzate.
L’attacco dei giganti – Terza stagione. Una gradita conferma
Anche in questa terza stagione L’attacco dei giganti si conferma una serie da applausi (evitiamo di imbrodare, quindi, il manga); nonostante il gran numero di informazioni, l’aggiunta di personaggi che incontriamo solo in questa stagione (ma tutti necessari al senso della storia), il racconto procede con una linearità invidiabile.

La bellezza nella realizzazione dei giganti migliora costantemente e la crescita dei vari personaggi (particolarmente dei protagonisti) è sempre più precisa. Rimanendo in tema, questa è la stagione del capitano Levi; in questi 22 episodi, anche grazie al personaggio di Kenny e ai suoi ricordi, conosciamo meglio la sua storia passata e nel presente, sono molti gli episodi che lo vedono coinvolto in prima persona fino ad arrivare all’episodio 55 quando dovrà fare una scelta che deciderà le sorti dell’intera guerra. Non si può però dimenticare Eren che in questa stagione compirà scelte ben più impegnative di Levi, continuerà la sua crescita personale (con una decisiva svolta che sembra mettere termine ai suoi continui “alti e bassi”) e la missione che si è prefissato anni prima, subirà un duro colpo.
Ma in AOT non sono presenti solo Eren, Levi e Kenny; anche il resto dei nostri protagonisti cambia, si evolve per certi aspetti, ogni personaggio prende maggior coscienza di sé anche se con difficoltà. In questa stagione, infine, conosciamo finalmente l’identità del possessore del Gigante Bestia.
Il conto
Questi 22 episodi cominciano a chiarire molto di ciò che stiamo vivendo, ci vengono date numerose risposte grazie all’apertura della cantina di Grisha Yaeger, rivelazioni enormi e tragiche allo stesso tempo.
A livello tecnico artistico, fra grotte di cristallo, verdi praterie, foreste lussureggianti, giganti enormi, il mare e animazioni che ci coinvolgono al meglio nella storia, continuiamo a vedere le prodezze di Wit Studio che anche in questa stagione, da vita alle bellissime tavole di Hisayama cui mancava davvero solo il movimento.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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3 pensieri su “L’attacco dei giganti – Terza stagione. È il momento di risposte.”