Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios
Film d'animazione, Recensioni

Strange World. Tra famiglia ed ecologia.

Con Strange World – Un mondo misterioso (a voi il trailer di un film che è stato poco pubblicizzato), dopo averci portato nel mondo fantastico di Raya e l’ultimo drago, il regista Don Hall ci accompagna in quello fantascientifico in cui è ambientata la storia di questo 61° Classico Disney.

Cicchetto di trama

La famiglia Clade e Callisto Mal Fotogramma di Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios
La famiglia Clade e Callisto Mal Fotogramma di: Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios

Jaeger Clade e suo figlio Searcher sono due famosi esploratori; durante il tentativo di superare le invalicabili montagne che circondano le terre di Avalonia (la loro terra natia) i due hanno una discussione in merito ad una pianta trovata fra le nevi dal giovane Searcher, il Pando, che emette energia. La discussione porta il padre a proseguire la missione da solo mentre il figlio e gli altri esploratori decidono di tornare ad Avalonia per poter divulgare la scoperta.

Passati venticinque anni, Jeager è ormai dato per morto e suo figlio Searcher è ora uno stimato agricoltore di quel Pando che si è rivelato essere una ottima forma di energia.
L’agricoltore è sposato con Meridian e i due hanno un figlio, l’adolescente Ethan. I tre vivono tranquillamente in mezzo ai campi di Pando che coltivano per il benessere della grande città ma questa tranquillità sembra avere fine quando il Pando comincia inspiegabilmente a morire. Una sera Callisto Mal la sindaca di Avalonia e membro della spedizione che portò ad Avalonia il Pando, invita Searcher a partire per una missione sotto la superficie di Avalonia per cercare le cause della moria del Pando ed evitare così il completo annientamento della pianta: ad accompagnare l’agricoltore sarà tutta la sua famiglia.

Dopo uno scontro con delle strane creature, la nave su cui viaggiano i nostri eroi finisce fuori rotta schiantandosi al suolo di uno sconosciuto mondo, sotto la superficie di Avalonia. In questo strano mondo Searcher ritrova suo padre Jaeger, ancora intenzionato a valicare le montagne. I Clade di tre generazioni si troveranno davanti a scelte che potranno cambiare il corso delle loro vite e quelle dell’intera Avalonia.

Strange World e la famiglia Clade vi aspettano in sala.

Il “mio” Strange World

Ethan Clade e Splat. Fotogramma di: Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios
Ethan Clade e Splat. Fotogramma di: Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios

Strange World è l’ultima fatica di casa Disney distribuita al cinema; una storia tutto sommato classica fatta di incontri/scontri generazionali, gags disseminate lungo tutto il corso della storia in maniera molto intelligente, una grande attenzione agli scenari e una colonna sonora che accompagna e sostiene dall’inizio alla fine del racconto.

Il film diretto da Don Hall ha il pregio di voler parlare efficacemente ai nostri tempi, di farlo in un minutaggio ragionevole (102 minuti sono più che sufficienti per dipanare una storia di questo stampo) e ad un pubblico eterogeneo, rappresentato nella storia dalla famiglia Clade (solo da loro perché i pochi altri comprimari sono poco più che dei “cartonanti” in CGI). Tre generazioni che si rapportano ad un medesimo problema in maniera completamente diversa: questo aspetto il film riesce globalmente a rappresentarlo in maniera convincente e paradossalmente il problema è proprio questo.

Strange World: una storia di famiglia… forse troppo!

Tutta la storia si concentra solamente sui rapporti familiari che fanno perno sull’unico e vero protagonista del film: Searcher Clade (non a caso il primo titolo pensato per il film era proprio il nome del nostro agricoltore). Il resto è corollario e rischia di passare in secondo piano anche la missione principale dei nostri eroi, missione che poi subisce una tanto repentina quanto curata svolta verso la fine del racconto.

Lodevole il modo in cui è trattata l’omosessualità di Ethan che la Disney mostra fin da subito senza troppi giri di parole: è mostrata fin da subito ed in maniera efficace, con la scena in cui sono coinvolti Ethan e Diazo per culminare poi con il simpatico dialogo tra Ethan ed il nonno Jaeger.

Il lato tecnico-artistico di Strange World: pensieri sparsi

È rimanendo in ambito personaggi che troviamo i punti più critici di Strange World: se escludiamo Searcher, il padre Jaeger ed Ethan (ma anche su questi due ci sarebbe da dire qualcosa). tutti gli altri hanno una caratterizzazione minima per non dire praticamente inesistente. Un vero peccato se si considera che molte delle interazioni fra i vari personaggi – le cui fisionomie ricordano un po’ quelle viste in Raya e l’ultimo drago e Oceania, due dei film diretti da Hall -, sono comunque realizzate in maniera piuttosto genuina.

Fotogramma di: Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios
Fotogramma di: Strange World © 2022 Don Hall/Walt Disney Pictures/Walt Disney Animation Studios

Focalizzando il discorso sul lato tecnico-artistico non si possono che spendere parole di lode per il lavoro sui vari scenari: Avalonia è davvero bellissima, curata nei dettagli pur vedendosi relativamente poco. Il mondo sotterraneo è realizzato con grande cura e attenzione: la morbidezza delle forme e del terreno su cui camminano i vari personaggi sembra quasi tattilmente percepibile.
Degna di nota la scelta di dare al mondo sotterraneo calde tonalità che spaziano dai rosa pallidi ai rossi accesi, senza dimenticare i toni più fluo e quelli acidi; questi ultimi contribuiscono ad esaltare una delle scene più belle del film. C’è grande attenzione per ogni piccolo particolare e le varie creature che popolano questo mondo sono davvero affascinanti. C’è un attento lavoro di regia e fotografia per poter mostrare il tripudio di vita di questo mondo ed è qui che il film di Hall si mostra al meglio.

Il conto

Tirando un po’ le fila del discorso: Strange World è un buon film che raccoglie alcune tematiche già viste in molte altre opere (alle volte sembra un po’ Atlantis, alle volte ha tinte di Oceania ed è costantemente pervaso di reminiscenze di Viaggio al centro della Terra), infarcendole di importanti discorsi sull’ecologia e trite e ritrite dinamiche familiari che, quando non accantonabili, si potrebbero provare a trattare in maniera più originale. Una visione al cinema la merita sicuramente prima del probabile arrivo su Disney+.

Ciao e al prossimo caffè,

Il Barista Animato

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2 pensieri su “Strange World. Tra famiglia ed ecologia.”

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