La sera del 25 febbraio, alla Royce Hall di Los Angeles, si è svolta la consegna degli Annie Awards: gli Oscar dell’animazione raggiungono quota cinquanta edizioni.
Annie Awards 2023: I lungometraggi.
Diamo un’occhiata ai lungometraggi in concorso alla cinquantesima edizione degli Annie Awards. Questa categoria vede il trionfo di Pinocchio di Guillermo del Toro, di Marcel the shell e l’en plain, praticamente scontato, di Avatar – La via dell’acqua
I vincitori…

Dopo aver vinto un Golden Globe, un BAFTA, e un Critics’ Choice Award per il miglior film d’animazione (e un altro corposo numero di premi in altrettanti festival) Pinocchio di Guillermo del Toro di Guillermo del Toro continua la sua corsa anche agli Annie Awards e si aggiudica cinque Annie su nove candidature
- Miglior film d’animazione
- Miglior animazione dei personaggi in un film d’animazione a Tucker Barrie
- Miglior regia di un film d’animazione a Guillermo del Toro
- Miglior colonna sonora in un film d’animazione a Alexandre Desplat, Roeban Katz, Guillermo del Toro e Patrick McHale
- Miglior scenografia in un film d’animazione a Curt Enderle e Guy Davis
Il gatto con gli stivali: l’ultimo desiderio si aggiudica un terzo delle sei candidature. Per lui due vittorie
- Miglior storyboard a Anthony Holden
- Miglior montaggio in un film d’animazione a James Ryan, ACE, Jacquelyn Karambelas, Natalia Cronembold, Joseph Butler e Katie Parody
Avatar – La via dell’acqua si prende, senza alcuna vera sorpresa, entrambi gli Annie delle categorie in cui era candidato
- Migliori effetti visivi in un film d’animazione a Johnathan M. Nixon, David Moraton, Nicholas Illingworth, David Caeiro Cebrian, Alex Nowotny
- Miglior animazione dei personaggi in un film live action a Daniel Barrett, Stuart Adcock, Todd Labonte, Douglas McHale, Stephen Cullingford
Marcel the Shell è il miglior film indipendente alla cinquantesima edizione degli Annie Awards. Il film di Dean Fleischer Camp fa tre su quattro: oltre all’Annie di cui sopra si prende quelli di cui sotto
- Miglior doppiaggio in un film d’animazione a Jenny Slate (Marcel)
- Miglior sceneggiatura in un film d’animazione a Dean Fleischer Camp, Jenny Slate, Nick Paley, Elisabeth Holm
Troppo cattivi, che a questi Annie non faceva certo la parte del leone, su 4 candidature ne conquista una e, personalmente, meritata
- Miglior character design a Taylor Krahenbuhl
… e alcuni vinti

Se escludiamo Marcel The Shell, gli altri film indipendenti fanno bellissima presenza. Charlotte (spero arrivi in Italia, anche in sordina), Il drago di mio padre, Il picolo Nicholas – cosa stiamo aspettando per essere felici? (in Italia dal 23/03), Inu-Oh e i tanto inquietanti, quanto interessanti Eternal Spring e Mad Dog (a livello di trailer), possono fregiarsi di aver avuto candidature agli Annie Awards.
Wendell & Wilde – che indie non è – fa una figura ancor più magra: tre candidature nessun Annie. Il film di Selick non è l’unica opera delle major a doversi accontentare di abbandonare la Royce Hall con solo una o più candidature. Disney e Pixar scompaiono dai radar di questa categoria (non che nelle altre le cose migliorino): Lightyear – La vera storia di Buzz, Red e Strange World devono accontentarsi delle undici candidature di partenza.
Restano a bocca asciutta anche Il mostro dei mari (zero Annie su sei candidature), Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo (quattro candidature su sei Annie) e The House (di cui parlerò meglio nella Parte 2 di questo focus sugli Annie) che però avevano vita difficile visti i vari contendenti.
Il conto
Questi sono i responsi degli Annie Awards, in ambito lungometraggi, di quest’anno: tolto il premio al miglior lungometraggio animato – non desta quasi più stupore ormai vedere trionfare Pinocchio di Guillermo del Toro in almeno una categoria – gli altri premiati continuano a mostrare le molteplici vie dell’animazione. A breve la seconda parte di questo nostro focus.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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2 pensieri su “Annie Awards 2023: Parte 1”