Agent Elvis (a voi il trailer) è una serie animata Netflix articolata in dieci episodi. Frenesia, Rock & Roll, sangue, uno scimpanzé perennemente infoiato e una sana dose di contesto storico, fanno di questa serie un’opera da vedere se si volesse staccare un po’ dal tran-tran quotidiano.
Una serie simpatica che non si prende mai sul serio, anche se lo smodato uso del turpiloquio, alla lunga, stufa.
Cicchetto di trama

Agent Elvis, © 2023/Priscilla Presley/John Eddie/Mike Arnold
Elvis Presley si destreggia fra la sua attività di cantante e la parallela vita di agente segreto. Con l’inseparabile aiuto dello scimpanzé Scatter e del suo amico, collega, tuttofare Bobby Ray, Il Re del rock deve sventare un pericoloso complotto che sembra prendere di mira anche lui.
Fra sparatorie, canzoni e incontri realmente avvenuti con personaggi storici, seguiamo Elvis Presley mentre tenta di sventare questo complotto e, nel frattempo, portare avanti la sua vita.
Il mio Agent Elvis

Agent Elvis, © 2023/Priscilla Presley/John Eddie/Mike Arnold
Agent Elvis è una serie ben strutturata: una storia di spionaggio e di complotti innestata su dieci episodi che si collegano saggiamente l’uno con l’altro per tenere la tensione altissima. I vari personaggi hanno tutti caratterizzazioni piuttosto sommarie, non un male di per sé ma in certi casi il parossismo raggiunge livelli esagerati: la demenzialità e un certo tipo di linguaggio vanno preparati con cura anche in una serie senza troppe pretese e qui, dopo l’ennesima sparata già dopo pochi minuti dei primissimi episodi, ti aspetti subito tutto, non ti diverti praticamente più ed è un vero peccato perché la storia in sé e per sé prende, coinvolge proprio grazie ai molti eventi storici cui, questa storia di finzione, si collega.
Ad aumentare il livello di gradimento del tutto sono la regia di Gary Ye, sempre coinvolgente, la colonna sonora che spazia tra musica originale e grandi classici di quegli anni, e lo stile delle animazioni asciutto che non si concentra troppo su ombre, sfaccettature e volumi: un mix da premiare.
Qualche curiosità
Il personaggio di CeCe Ryder è chiaramente ispirato a See See Rider canzone di Elvis Presley (una sua cover di un blues originale anni 20). L’Howard Hughes di Agent Elvis ha enfatizzato il lato più ossessivo-compulsivo dello Hughes reale. Dulcis in fundo: The Pelvis aveva effettivamente uno scimpanzé in casa e il suo nome era proprio Scatter, il terrore del vicinato.
Il conto
Agent Elvis è la serie che non ci meritiamo e di cui non avevamo assolutamente bisogno. Non facesse per voi, mollatela il prima possibile o finireste per rimanere intrappolati nel trip, come accaduto al vostro Barista Animato.
Su un totale di quattro ore e poco più, le cose veramente degne di nota sono pochissime ma, voleste vedervi una serie che non ha alcuna pretesa se non l’intrattenimento fine a se stesso, l’essere totalmente improbabile dal primo all’ultimo minuto (l’ultimo episodio è il migliore dei dieci) e con Elvis Presley interpretato da Matthew McConaughey, allora questa serie potrebbe essere un buon passatempo.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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