Se cercate un film d’animazione che parli del nostro rapporto con l’ambiente, di storia e folklore da un’altra cultura, allora La leggenda di Hei fa al caso vostro (qui altri consigli di qualche tempo fa).
Questo film del 2019 è l’azzeccato prequel della Web serie animata ideata e diretta dal regista stesso.
Cicchetto di trama
La leggenda di Hei è ambientato nella Cina dei giorni nostri. Qui gli antichi spiriti della natura si sono dati alla macchia poiché il mondo non solo li ha pressoché dimenticati ma, ne ha anche distrutto la casa ed è proprio ciò che è accaduto a Xiaohei, uno spirito della natura che può tramutarsi in gatto e la cui foresta è stata distrutta per far posto ad una nuova parte di città.
Un giorno Xiaohei si imbatte in Feng Xi, un altro spirito, che lo conduce nella sua foresta. Lì gli fa conoscere altri spiriti membri del gruppo; Hei si sente finalmente a casa. Le cose però non durano a lungo; un giorno, nella foresta dove vivono Hei e compagni arriva Wuxian, un altro spirito, questi però è un esecutore della Gilda degli umani che, dopo un rapido scontro con Feng Xi e compagni, rapisce Hei e lo porta con se. Dopo aver provato inutilmente a fuggire dal suo rapitore, il giovane protagonista comincia a fare la sua conoscenza. Poco a poco, Wuxian si apre e gli rivela un qualcosa di sconvolgente, cui Hei fatica a credere.
Wuxian comincia ad addestrarlo prendendolo come suo discepolo, dopo iniziali e ovvie resistenze, per poter affrontare dei nemici che minacciano non solo gli esseri umani ma anche quegli spiriti che li proteggono.
Il mio La leggenda di Hei
Da uno stato dall’illustre storia nel cinema d’animazione, arriva questo interessante racconto animato che dovrebbe incrociare facilmente i gusti degli assidui frequentatori dello Studio Ghibli. La leggenda di Hei raccoglie infatti alcune istanze tematiche di alcuni film dello studio nipponico, lasciando agli spettatori una storia convincente, divertente, dalle interessanti animazioni e con spunti per un discorso sull’ambiente realmente ben fatto.
La regia di Mtjj è semplice, diretta ed efficace e le fa seguito un montaggio incisivo, particolarmente durante le scene di combattimento e per sottolineare i comici, vani tentativi di fuga di Xiaohei. Altro punto a favore di questo film è la fotografia che con semplicità fa eco alla regia ma è di particolare aiuto quando si tratta di mostrare la bellezza dei vari paesaggi.
Il conto
La leggenda di Hei è uno di quei film da consigliare a chi piacciono i racconti di formazione e non disdegnano di scoprire nuove culture attraverso temi importanti, il tutto mostrato senza alcuna pesantezza.
Ciao e al prossimo caffè,
Il Barista Animato
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