Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez/ Abano Producións/Uniko/ Unicorn Wars AIE/ Autour de Minuit/ Schmuby Productions
Film d'animazione

Unicorn Wars. Non è un paese per unicorni

Unicorn Wars è disponibile su I Wonderfull. Anche qui in Italia possiamo godere del film che ha infiammato la categoria ai premi Goya l’anno scorso.
Dimenticatevi i teneri orsacchiotti e i candidi unicorni e, soprattutto, dimenticate di mettere eventuali bambini davanti alla TV mentre guardate il film!

L'unicorno Maria. Fotogramma di Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions
L’unicorno Maria. Fotogramma di: Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions

Cicchetto di trama

Dopo aver a lungo abitato assieme nella foresta magica, secondo la leggenda, gli orsacchiotti sono stati cacciati dagli unicorni dopo la sconfitta in una guerra terribile. Da quel momento, il popolo di queste tenerissime creature (almeno d’aspetto) continua a dare battaglia per eliminare gli unicorni.

Al campo d’addestramento i fratelli Azzurrino e Cicciotto fanno parte di una tanto nutrita quanto scarsa squadra di reclute sotto il comando del sergente Carezze. Dopo non aver completato completamente l’addestramento, questa squadra mal assortita viene inviata in piena zona di guerra, all’interno della foresta magica per rintracciare ed eventualmente salvare una compagnia che vi si è addentrata tempo prima e non ha più dato alcuna notizia: per Azzurrino, Cicciotto e tutti gli altri sarà l’inizio di un incubo senza fine.

Il mio: Unicorn Wars

Alberto Vazquez ci porta in una storia fatta di violenza, dolore e invidie familiari in cui la guerra vi aleggia per buona parte della narrazione fino a esplodere ferocemente molto avanti nel racconto.

L'unicorno Maria. Azzurrino. Fotogramma di Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions
Azzurrino. Fotogramma di: Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions

Il film sfoggia fin da subito le sue carte vincenti: animazioni semplici, scenari vari e coinvolgenti e un vistoso espressionismo per buona parte della narrazione. Quello che però dà al settimo film di Vazquez (secondo lungometraggio) quel quid in più che colpisce duramente lo spettatore, su cui si regge tutta l’impalcatura del racconto, è il continuo senso di assurdità e straniamento nel vedere tenerissimi orsetti agire da spietati strumenti di morte, pervasi inoltre da un acceso fondamentalismo religioso. Allo splatter il ruolo di evidenziatore del pressoché continuo senso di angoscia e pericolo. Si aggiunga poi che la maggior parte della storia si dipana in una foresta particolarmente amena e l’effetto è portato davvero al limite.

Il film Ispano-francese cattura fin da subito; grazie alla regia di Vazquez e al montaggio di Iñigo Gomez e Estanis Bañuelo la durata del film già di per sé breve (poco più di un’ora e mezza) non si percepisce minimamente tante sono le azioni e i momenti di attenta riflessione lungo il corso della storia. La fotografia e la colonna sonora danno le ultime pennellate per dare a Unicorn Wars gli apprezzamenti che si merita.

Unicorn Wars e gli omaggi alla storia del cinema

Fotogramma di Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions
Fotogramma di: Unicorn Wars © 2022 Alberto Vazquez Abano Producións/Uniko/Unicorn Wars AIE/Autour de Minuit/Schmuby Productions

Dando uno sguardo più ampio Unicorn Wars è un film forte di numerosi omaggi e richiami a tanta bella storia del cinema. La città incantata e Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki (quest’ultimo film particolarmente) fanno molto più che capolino lungo tutta la narrazione, grazie ad alcune scene chiaramente ispirate ai due film di Studio Ghibli. Rimanendo in campo animato il vincitore del Goya di categoria strizza l’occhio a La collina dei conigli anche se con esiti e stilemi molto diversi.
Sul lato live action, il film, parafrasa cult del cinema come Apocalipse Now e Full Metal Jacket (un orsetto imbranato e introverso, di nome e di fatto Cicciotto non può essere un caso) in maniera ottima senza far perdere al film d’animazione la grande carica di originalità.

Il conto

Unicorn Wars è un film crudo, violento che trova la sua forza in un sostanziale e continuo scollamento fra l’essere e l’apparire di personaggi e ambiente. Niente è dolce, tenero e amabile come appare a prima vista perché il racconto fa deragliare il tutto verso un continuo abisso di orrore. Un vero peccato non averlo passato al cinema anche solo per un fine settimana.

Ciao e al prossimo caffè,

Il Barista Animato

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