Su Disney + è disponibile Kizazi Moto: Generazione di fuoco. Una serie antologica prodotta da Peter Ramsey e Triggerfish Animation che vede diversi registi africani cimentarsi in dieci episodi per raccontare la loro Africa. Globalmente riuscita anche se qualche episodio sfigura rispetto ad altri.
Il mio Kizazi Moto
I dieci episodi di Kizazi Moto: Generazione di fuoco sono piuttosto diversi e presentano sicuramente il presente dell’animazione del Continente ma anche e soprattutto il suo futuro grazie ai vari registi e animatori che hanno creato questi corti che hanno come comun denominatore il futuro, la famiglia e un’Africa futuristica.
Cosa è riuscito
Fra alti e bassi la serie sviluppata da Shofela Coker, Raymond Malinga, Ahmed Teilab, prodotta da Triggerfish Animation Studios e con Peter Ramsey come produttore esecutivo, porta alla ribalta registi talentuosi, animatori da tenere d’occhio e sceneggiatori di tutto rispetto e il risultato finale della serie organizzata da Amir Hedayah è gradevole nel complesso e con alcuni episodi molto interessanti sia a livello narrativo, sia a livello visivo.
Moremi, Hatima, Sturdust sono i tre episodi che più mi sono piaciuti grazie a storie raccontate con un ritmo interessante e visivamente accattivanti e che agli occhi di uno spettatore occidentale riescono al meglio a raccontare gli usi e i costumi di parte di quel continente che non vengono rinnegati ma esaltati in questi corti che parlano di futuro.
Cosa ha vacillato in Kizazi Moto
Quello che ha un po’ vacillato a livello globale è la brevità di alcuni episodi rispetto a quello che si racconta; si ripresenta perciò quello che è un po’ successo con le due stagioni di Star Wars: Visions. Tante buone idee in questa serie africana (di cui comunque sarei già pronto per una parte 2) sono rimaste tali proprio perché mancava il tempo per raccontarle, lasciando un finale che più che sembrare aperto, appariva a tutti gli effetti tronco. L’episodio che più lascia perplessi è Surf Sangoma in cui una storia non proprio esaltante si perde in un montaggio raffazzonato e una fotografia esageratamente buia; a peggiorare le cose sono personaggi appena accennati e idiosincatici e un finale monco.
Il conto
La varietà degli stili e il focus sulle differenze e le similitudini dell’Africa che troppo spesso concepiamo come un grande stato, sono il vero punto di forza di Kizazi Moto: Generazione di fuoco. Le maestranze che hanno contribuito a realizzare questi lavori, la Generazione di fuoco del titolo, devono essere tenute d’occhio.
Ciao e al prossimo articolo,
Il Barista Animato
